mercoledì 1 gennaio 2014

L’EBBREZZA DELL’INSOLITA FELICITA’



Spesso un uomo,nell’arco della sua vita si pone la domanda se essere felici servi.
Questa domanda però viene posta soprattutto nei momenti in in ci si sente un po’ tristi o comunque un po’ giù di morale. Questo purtroppo è sbagliato poiché non consente alla mente di guardare alla realtà con una disinvolta lucidità necessaria affinché si riesca a  cogliere quell’ebbrezza spensierata.
Ebbene si,per capire che nella vita bisogna essere felici è necessario cogliere l’ebbrezza spensierata che si presenta nei momenti più insoliti,per esempio quando camminiamo o quando ci troviamo in situazioni che hanno poco a che fare con la felicità.

Ebbene,il segreto quando ci capitano questi momenti di insolita felicità non è chiedersi il perché ci si senta feliciti,piuttosto riuscire ad assaporare con tutta l’anima questa felicità,senza porsi domande.Semplicemente svuotando la mente e concentrarsi sulla felicità in se,la felicità intrinseca.Di fatti troppe domande possono rapidamente far uscire fuori strada e deviarci dalla felicità pura.
Pertanto il consiglio per essere feliciti è quello di prendere la felicità come capita,senza porsi inutili domande che possono diventare infruttuose e distruttive.Bisogna sempre tenere a mente che la felicità è.

Perciò come diceva Orazio,Carpe Diem,ovvero cogli l’attimo che fugge,senza curarti di inutili pensieri secondari e futili preoccupazioni .

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